I grande colossi dell’informatica, e non solo, cercano in tutti i modi di pagare meno oneri fiscali in Europa, riuscendoci. Proprio Apple, nel corso di quasi 15 anni, avrebbe evaso ben 13 miliardi di tasse, comprensive di interessi, a danni dell’Europa.
A semplicemente avrebbe pagato le imposte europee unicamente facendo riferimento a quelle irlandesi, dove le tasse sono quasi allo 0 %, eludendo quindi le imposte dirette dei paesi dell’Unione Europea.
La corte del Vecchio Continente aveva condannato Apple a versare la quota, già messa da parte tra l’altro, entro i prossimi mesi, ma la sentenza d’appello ha per ora congelato il tutto.
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In tale sentenza non si esprime direttamente l’innocenza di Apple, ma unicamente il fatto che non siano riusciti a comprovare in maniera inconfutabile, la colpevolezza sia di Apple che del governo irlandese.
Un grande punto a favore di Apple, che però non deve abbassare la guardia, mentre un’altra sconfitta per l’Unione Europea, che sembra sempre più debole nei confronti dei colossi stranieri, che riescono sempre a trovare una strada alternativa al pagamento delle tasse nel paese dove realmente si commercializzano i propri prodotti.
Ci sarà un nuovo appello, questa volta dell’accusa, ma dubitiamo che la situazione possa ribaltarsi completamente.