Negli ultimi anni il governo russo ha deciso che era necessario che tutti i servizi e la produttività fossero autosufficienti, ovvero che la Russia fosse un paese senza dipendenze da nessun altro paese straniero, in modo da essere avvantaggiato in ogni situazione, e di recente questo si è presentato a causa delle sanzioni inflitte alla Russia dagli altri paesi, Stati Uniti in primis.
per fare ciò ha costituito la legge 104, un particolare emendamento che si applica a tutti i servizi online, che se stranieri devono allocare i propri server all’interno dei confini russi, senza poter transitare unicamente da server stranieri.
Proprio per la mancanza dell’attuazione da parte di Microsoft di tale procedura, LinkedIn è stato oscurato, andando a rendere impossibile l’accesso a ben 6 milioni di utenti in Russia.
Questo è il primo provvedimento reale che si applica ad una grande azienda esterna, ma presto potrebbe essere la volte di WhatsApp e Facebook, se anche loro non porteranno dei loro server sul suolo russo.
Una mossa alquanto estrema ma non per questo non condivisibile, infondo milioni, se non miliardi di dati vengono veicolati in un altro paese dove non se ne ha per niente il controllo, quindi è anche giusto preservare i propri interessi.