Microsoft, con l’acquisizione della divisione mobile di Nokia, sta ancora attuando una ristrutturazione profonda sia a livello organizzativo che strutturale dell’ex colosso finlandese.
Negli ultimi anni Nokia aveva investito molto nella costruzione di stabilimenti in Cina per la produzione di componenti, ma Microsoft ha deciso immediatamente di chiuderli, forse conscia del fatto che a livello produttivo queste risorse portavano a perdite più ingenti rispetto agli eventuali guadagni.
Questo purtroppo comporta il licenziamento, già programmato l’anno scorso, di circa 9 mila persone, le quali già da tempo erano a conoscenza di questa decisione.
A quanto pare Microsoft, con l’arrivo di Windows 10, vuole procedere in maniera distinta per la produzione dei suoi prossimi device.
In pratica vuole esternalizzare la produzione a terzi, in modo da avere meno rischi di impresa, esattamente come fa Apple con la sua partner Foxconn, e vuole cercare anche nel mentre di portare la produzione in parte in Occidente, anche se tale scelta avverrà solamente quando i numeri dei device Windows Phone aumenteranno in maniera consistente.
Una scelta difficile da accettare per i dipendenti, ma è chiaro come Microsoft in alcuni settori abbia anche delle sovrapposizioni e del surplus di personale tipici di queste enormi acquisizioni.