Microsoft ha deciso di dare uno scossone ai suoi sistemi operativi, in modo da avvantaggiare il nuovo rispetto al vecchio, e solo in futuro potremmo capire realmente se tale manovra avrà dei contraccolpi positivi per il mercato.
Ci riferiamo al fatto che Microsoft non distribuirà più licenze OEM ai vari produttori di hardware riferite a Windows 7, questo a partire dal 30 ottobre.
Tutto questo si traduce nel fatto che i nuovi PC avranno tutti Windows 8.1 pre-installato e in futuro Windows 10.
Un cambiamento epocale , dato che ancora molti utenti sono restii ad approcciarsi con la nuova soluzione software di Microsoft, ma risulta essere una mossa necessaria in modo da far crescere i nuovi prodotti e far provare all’utenza cosa vuol dire realmente usare tutti i giorni Windows 8.1.
Probabilmente con l’arrivo di Windows 10 |Windows 10: lo Store in futuro andrà oltre le Modern Apps|, il malcontento sarà destinato a diminuire, e dubitiamo invece che alcuni utenti possano pensare di andare alla concorrenza, quale Apple o Linux, perchè scontenti di un ottimo prodotto quale è invece Windows 8.1.
Discorso diverso invece per le aziende, dato che Microsoft è conscia del fatto che Windows 8.1 non sfrutta ancora a dovere l’interfaccia in ambito business, per questo in questi casi è possibile trasformare la licenza di Windows 8.1 in una classica di Windows 7 Professional, in modo da godere ancora per qualche tempo di questo sistema oeprativo di successo, in attesa dell’uscita di Windows 10, che dovrebbe accontentare proprio tutti, dai videogiocatori, a chi naviga a chi invece usa il PC soprattutto per lavorare.